
Ricordo quando da bambino andai per la prima volta a Villa Adriana. Era immensa, perfetta, di quella perfezione che soltanto la ricerca della bellezza riesce a consegnare.
Crebbi. E quando la ritrovai, i miei occhi erano cambiati. Ma era ancora immensa, perfetta.
Oggi, è diventata vittima illustre del degrado, dell’incuria, dell’arroganza e del guadagno di chi, con la ricerca della bellezza, non ha nulla a che fare. Costruttori, politici, traffichini e trafficanti, speculatori, imprenditori. E a volte capita che uno solo riesca a essere tutti questi insieme.
Ci stanno per consegnare:
-orrende palazzine di cemento con affaccio esclusivo sulla storia del mondo. La storia del mondo con affaccio esclusivo su orrende palazzine di cemento. Il progetto si chiama “Lottizzazione Nathan”.
-una discarica che
inquinerà l’ambiente dalle falde acquifere all’aria: aumenterà il rischio di cancro e di malattie alla nascita;
distruggerà il territorio e il paesaggio: ancora meno turismo, ancora meno lavoro, ancora meno qualità della vita;
aumenterà il traffico e con esso di nuovo l’inquinamento: ancora più rischio di cancro;
bloccherà la possibilità di un piano di raccolta differenziata e siti di compostaggio: non ci permetterà mai di produrre ricchezza dai rifiuti.
Ora. In nome di quale potente narcotico stiamo permettendo che accada tutto questo? E parlo al plurale, perché o siamo tutti o non siamo nessuno.
Salvare Villa Adriana è possibile. Salvare le nostre vite è possibile. Iniziamo a far vedere a chi ci governa che noi alle nostre vite ci teniamo. Perché se gli facciamo capire che non teniamo neanche a quelle, il futuro che ci attende ha un nome. E il suo nome è Game Over.
Sabato ore 19,00 vieni anche tu. Save Villa Adriana. Save Italy.
ApocaleftOver. Passo e chiudo.